INCIDENTE NUCLEARE IN FRANCIA, IN ITALIA SI SCELGONO I SITI PER LE CENTRALI NUCLEARI

L’8 di luglio, a Tricastin, noto sito nucleare del sud della Francia è avvenuto il peggio: 30 metri cubi di acque contaminate da 12 grammi di uranio per litro sono stati accidentalmente scaricati nelle acque dei fiumi circostanti. Per ragioni di sicurezza nei comuni di Bollene, Lamotte-du-Rhone e Lapalud è stato imposto il divieto di consumo d’acqua potabile da captazioni private: non solo, a scopo precauzionale è vietato anche irrigare con le acque dei fiumi di La Gaffire e L’Auzon, così come è vietata l’attività di pesca ed il consumo di pesce. Stessa sorte per tutte le altre attività nautiche e la balneazione… Mentre succede questo in Francia, in Italia il nostro Ministro Scajola annuncia che, entro la fine dell’anno, saranno individuati i siti su cui costruire le centrali nucleari italiane e che entro un anno ne sarà richiesta l’approvazione al Parlamento.
Ma dove le vogliono fare? Per rispondere a questa domanda è stata commissionata una ricerca a Francesco Meneguzzo del Cnr, che ha valutato la popolosità, il rischio sismico e il rischio alluvionale. Nella relazione dello studio, Meneguzzo precisa anche che ”il costo del nucleare è molto superiore alle alternative esistenti”. I siti vanno da nord a sud: Trino (Vicenza- in realtà la provincia è Vercelli NdR), Fossano (Cuneo), Caorso (Piacenza), Monfalcone (Gorizia), Chioggia (Venezia), Ravenna, Scarlino (Grosseto), San Benedetto (Ascoli Piceno), Latina, Garigliano (Caserta), Termoli (Campobasso), Mola (Bari), Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento) e Oristano. Ovviamente il nostro Ministro non ha detto dove metterà le scorie prodotte dalle nostre centrali. Dallo studio si evince che la stessa quantità di energia (a parità di costi), può essere prodotto con l’eolico e con il solare, cioè con energie rinnovabili e sicure. Dopo il ritorno al nucleare bipartisan, proposto da Guido Possa di Forza Italia e subito accettato dal ex ministro Pierluigi Bersani del Partito Democratico… vediamo se gli elettori di quelle zone vogliono un futuro nucleare o uno basato sulle rinnovabili.