Renato Caporale: Ipse dixit

caporaleliberoHo trovato “sconcertante” l’editoriale del direttore del settimanale Si o No Magazine il giornale dei navigli, di questa settimana – clicca QUI –  . Renato Caporale (nella foto) sentenzia a partire dal titolo: Il ritorno… della magistratura, poi ci chiede cosa ne pensiamo (?) di due fatti gravissimi recentemente accaduti a Buccinasco e Corsico.

Cosa ne pensa lui sembra purtroppo evidente quando scrive: “N’drangheta o menate politiche?” , a parte che si scrive ‘ndrangheta e non N’drangheta clicca QUI, anche solo ipotizzare che le azioni della Prefettura e del comune (chiusura ritual bar a Buccinasco clicca QUI), possano avere una origine “politica” è un’assurdità pericolosa visti i protagonisti della vicenda, anche perchè proprio i proprietari e gestori del Bar ipotizzano, scrivono e dicono PUBBLICAMENTE la stessa cosa.

In poche righe Caporale riesce a esternare una sintesi devastante, che tocca il culmine nella conclusione dell’editoriale: “Basta è tempo che ci si occupi nel tentare di risolvere i reali problemi del paese e della sua gente… solo un reale comune impegno alla “don Camillo e Peppone” porterà ad una socialità che tiene conto della diversità.” – Come dire… i problemi sono altri, roba da pazzi.

No Caporale, i problemi sono proprio questi, la legalità e il rispetto delle regole sono la base imprescindibile per poter fare qualsiasi altra cosa. La DIVERSITA’ è una VIRTU’ quando segna la differenza tra legale e illegale, tra mafie e antimafia.

No Caporale, “non siamo messi male” come scrivi tu, siamo messi benissimo, proprio perchè esiste e opera la Magistraura e c’è un’amministrazione comunale con la schiena dritta a Buccinasco, mentre a Corsico la reazione antimafia è stata (vedi manifestazione di ieri sera) immensa, coraggiosa, inclusiva e “rasserenante”, perchè siamo così tanti che non si deve più aver paura.

Rino Pruiti

6 commenti

  • Anonimo

    Si, don Ciotti ha proprio ragione, senza se e senza ma, è una scelta di campo. Luigi

  • «Io non ringrazio nessuno: abbiamo fatto il nostro dovere. Essere venuti qui è un senso di responsabilità: rispetto alla ’ndrangheta dobbiamo dire da che parte si sta», così don Ciotti è intervenuto al presidio organizzato giovedì sera a Corsico dall’associazione Libera in solidarietà ai consiglieri minacciati durante la seduta del Consiglio comunale sul caso della Festa dello Stocco.

  • so …so ..solo….

  • Anonimo

    ottima risposta

  • Antonietta Prisco

    Sconcertante leggere il memoriale sul si/no! Veramente pietoso…..
    Ieri sera invece tanta gente e una manifestazione riuscita!

  • Certa gentaglia fa proprio schifo. Personaggi ignobili che pur di mettersi in mostra, invece di appoggiare la legalità, la avversano. Speriamo che nelle urne se ne abbia memoria.