Nella terra di Alex: I Verdi in Alto Adige ottengono il 5,8% dei consensi a un’incollatura dal Pd

Il buon risultato dei Verdi alle elezioni in Alto Adige, che hanno ottenuto il 5,8% dei consensi a un’incollatura dal Pd (6%), riconferma la nostra autonomia e la nostra identita’ proprio nella terra del fondatore dei Verdi Alex Langer e ci fa ben sperare nel futuro.

Proprio in un momento in cui si e’ riacutizzato lo scontro etnico e una parte consistente del mondo di lingua tedesca si e’ radicalizzata a destra, e’ importantissimo che i Verdi dell’Alto Adige abbiano saputo riaffermare il loro carattere inter-etnico eleggendo sia un consigliere di lingua tedesca, Hans Heiss, che uno di lingua italiana Riccardo dello Sbarba.

I Verdi hanno saputo riconquistare pienamente la propria autonomia e la propria identità.

Anche in Alto Adige spira il vento del populismo di destra, che si e’ gia’ manifestato nelle recenti elezioni in Austria e in Baviera.

Di fronte alla perdita della maggioranza assoluta da parte della SVP, con un flusso di voti verso le formazioni piu’ estremiste di lingua tedesca, va segnalato anche il quasi dimezzamento del Pdl e il ridimensionamento di quasi due terzi del Pd.

Solo mantenendo la propria identita’ autonoma e riconoscibile e la propria trasversalita’, uscendo dalla ‘riserva indiana’ dell’estrema sinistra, e’ possibile recuperare e rilanciare pienamente il proprio ruolo di forza politica ecologista e ambientalista, per la convivenza dei diritti civili e umani.